Momenti di Gloria

23 ottobre 2008
In futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti”
(Andy Warhol)
“…tutti a parte Luridona Moranda…”
(Nina)
La signora Moranda continua con lo sciopero della fame (ingozzandosi di notte naturalmente!) e continuano sui suoi blog (si, perchè lo stesso post lo incolla su 40 blog diversi ma alla fine non si caga nessuno) i suoi deliri. E visto che sono una maestra del copia-incolla ecco che faccio un bel ctrl c+ ctrl v.

Avete notato che il piedofilo ha inventato un alter ego femminile? E tu come lo sai? L’ho notato per la mia attitudine all’analisi iconografica dei testi. In pratica io colgo l’immagine di insieme di uno scritto, così noto gli errori ricorrenti ogni tot lettere (caratteri digitati sulla tastiera), oppure nelle parole specifiche (è ignorante come una zappa). Infatti negli scritti dell’alter ego femminile compaiono i medesimi errori di ortografia, che appaiono in quelli del pedofilo. Ciò che dovrebbe preoccupare una persona che conosco, è l’attitudine reale del personaggio a “clonare” il modo di scrivere di altri, con tanto di emoticon e faccine in caratteri alfanumerici. Il suo compreso. L’anamnesi psicologica di questo personaggio lo inquadra in un meta programma istrionico compulsivo, chiaramente indicato dalla logorrea maniacale che lo rende illeggibile scribacchino e copia incollatore collezionista, la stessa mania che lo induce a scrive chilometri e chilometri di bugie, una dietro l’altra. Altro segno della compulsione istrionica è certamente l’attitudine ad interpretare molti personaggi contemporaneamente, come se egli fosse un clown ed anche tutti i nani dello spettacolo.

Io sono l’alter ego femminile di Maxifasso. No, non è una confessione. E’ un altro dei deliri della signora Moranda. Una signora sana di mente (leggi con tono ironico) che si fa le domande da sola. “Avete notato che il piedofilo ha inventato un alter ego femminile? E tu come lo sai?” (e qui pensate ad una sessantenne che si immagina a parlare con le amiche del circolo del bridge che fanno finta di essere interessate alle sue parole).”L’ho notato per la mia attitudine all’analisi iconografica dei testi. In pratica io colgo l’immagine di insieme di uno scritto…” Mi vien da dire “mica cazzi” però siccome sono una signorina per bene mi limito a dire che se voleva darsi un tono non c’è riuscita.
Forse l’analisi iconografica del testo lo può fare nelle biblioteche vaticane, ma non con i miei testi. Io non ci metto neanche le faccine nei miei testi. Sempre sulla sua attitudine all’analisi iconografica dei testi posso chiederle se ha studiato al Cepu? Oppure ha scoperto di avere tale talento durante il corso per corrispondenza della scuola radio elettra? (lo so, faccio troppe domande!).
“…così noto gli errori ricorrenti ogni tot lettere (caratteri digitati sulla tastiera), oppure nelle parole specifiche (è ignorante come una zappa)” . Sugli errori ricorrenti ogni tot lettere oppure nelle parole specifiche le consiglio di rileggere i miei commenti sul post di Maxifasso. Sono certa che sono riuscita in primis a fare un discorso chiaro, coerente e corretto. Certo sbagliare è umano…mica mi vanto di esser perfetta come fa lei!
Ciò che dovrebbe preoccupare una persona che conosco, è l’attitudine reale del personaggio a “clonare” il modo di scrivere di altri, con tanto di emoticon e faccine in caratteri alfanumerici.” Gentile signora, ma dopo quante compresse di psicofarmaci ha visto tutto ciò?
L’anamnesi psicologica di questo personaggio lo inquadra in un meta programma istrionico compulsivo“…ma cos’è? Mi gira adesso la diagnosi che le ha fatto il suo psicologo? Ha per caso anche una laurea in psicologia? In caso affermativo lei davvero mi stupisce! In caso negativo continuerò a considerarla come la considero più o meno adesso (e stia tranquilla che non è per niente bello essere considerata così come la considero io ora…).
“..bla bla bla inutile…lo rende illeggibile scribacchino e copia incollatore collezionista, la stessa mania che lo induce a scrive(RE) chilometri e chilometri di bugie, una dietro l’altra…”
Certo, lo ammetto scrivo un po’ troppo ma almeno non scrivo cazzate come fa lei. Finora continuo a ripeterle che non mi ha dato un solo motivo valido per crederle e per non pensare che lei stia accusando un innocente.
Altro segno della compulsione istrionica è certamente l’attitudine ad interpretare molti personaggi contemporaneamente, come se egli fosse un clown ed anche tutti i nani dello spettacolo.” Stia tranquilla che qui, se c’è un fenomeno da baraccone è proprio lei. Almeno si faccia pagare il biglietto al fine di una vecchiaia più dignitosa.
Cordialmente.
Nina

Ps. Eh, antani, come se fosse antani anche per lei, ostantinato a malliti. la supercazzola con scappellamento.


Momenti di Gloria

23 ottobre 2008
In futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti”
(Andy Warhol)
“…tutti a parte Luridona Moranda…”
(Nina)
La signora Moranda continua con lo sciopero della fame (ingozzandosi di notte naturalmente!) e continuano sui suoi blog (si, perchè lo stesso post lo incolla su 40 blog diversi ma alla fine non si caga nessuno) i suoi deliri. E visto che sono una maestra del copia-incolla ecco che faccio un bel ctrl c+ ctrl v.

Avete notato che il piedofilo ha inventato un alter ego femminile? E tu come lo sai? L’ho notato per la mia attitudine all’analisi iconografica dei testi. In pratica io colgo l’immagine di insieme di uno scritto, così noto gli errori ricorrenti ogni tot lettere (caratteri digitati sulla tastiera), oppure nelle parole specifiche (è ignorante come una zappa). Infatti negli scritti dell’alter ego femminile compaiono i medesimi errori di ortografia, che appaiono in quelli del pedofilo. Ciò che dovrebbe preoccupare una persona che conosco, è l’attitudine reale del personaggio a “clonare” il modo di scrivere di altri, con tanto di emoticon e faccine in caratteri alfanumerici. Il suo compreso. L’anamnesi psicologica di questo personaggio lo inquadra in un meta programma istrionico compulsivo, chiaramente indicato dalla logorrea maniacale che lo rende illeggibile scribacchino e copia incollatore collezionista, la stessa mania che lo induce a scrive chilometri e chilometri di bugie, una dietro l’altra. Altro segno della compulsione istrionica è certamente l’attitudine ad interpretare molti personaggi contemporaneamente, come se egli fosse un clown ed anche tutti i nani dello spettacolo.

Io sono l’alter ego femminile di Maxifasso. No, non è una confessione. E’ un altro dei deliri della signora Moranda. Una signora sana di mente (leggi con tono ironico) che si fa le domande da sola. “Avete notato che il piedofilo ha inventato un alter ego femminile? E tu come lo sai?” (e qui pensate ad una sessantenne che si immagina a parlare con le amiche del circolo del bridge che fanno finta di essere interessate alle sue parole).”L’ho notato per la mia attitudine all’analisi iconografica dei testi. In pratica io colgo l’immagine di insieme di uno scritto…” Mi vien da dire “mica cazzi” però siccome sono una signorina per bene mi limito a dire che se voleva darsi un tono non c’è riuscita.
Forse l’analisi iconografica del testo lo può fare nelle biblioteche vaticane, ma non con i miei testi. Io non ci metto neanche le faccine nei miei testi. Sempre sulla sua attitudine all’analisi iconografica dei testi posso chiederle se ha studiato al Cepu? Oppure ha scoperto di avere tale talento durante il corso per corrispondenza della scuola radio elettra? (lo so, faccio troppe domande!).
“…così noto gli errori ricorrenti ogni tot lettere (caratteri digitati sulla tastiera), oppure nelle parole specifiche (è ignorante come una zappa)” . Sugli errori ricorrenti ogni tot lettere oppure nelle parole specifiche le consiglio di rileggere i miei commenti sul post di Maxifasso. Sono certa che sono riuscita in primis a fare un discorso chiaro, coerente e corretto. Certo sbagliare è umano…mica mi vanto di esser perfetta come fa lei!
Ciò che dovrebbe preoccupare una persona che conosco, è l’attitudine reale del personaggio a “clonare” il modo di scrivere di altri, con tanto di emoticon e faccine in caratteri alfanumerici.” Gentile signora, ma dopo quante compresse di psicofarmaci ha visto tutto ciò?
L’anamnesi psicologica di questo personaggio lo inquadra in un meta programma istrionico compulsivo“…ma cos’è? Mi gira adesso la diagnosi che le ha fatto il suo psicologo? Ha per caso anche una laurea in psicologia? In caso affermativo lei davvero mi stupisce! In caso negativo continuerò a considerarla come la considero più o meno adesso (e stia tranquilla che non è per niente bello essere considerata così come la considero io ora…).
“..bla bla bla inutile…lo rende illeggibile scribacchino e copia incollatore collezionista, la stessa mania che lo induce a scrive(RE) chilometri e chilometri di bugie, una dietro l’altra…”
Certo, lo ammetto scrivo un po’ troppo ma almeno non scrivo cazzate come fa lei. Finora continuo a ripeterle che non mi ha dato un solo motivo valido per crederle e per non pensare che lei stia accusando un innocente.
Altro segno della compulsione istrionica è certamente l’attitudine ad interpretare molti personaggi contemporaneamente, come se egli fosse un clown ed anche tutti i nani dello spettacolo.” Stia tranquilla che qui, se c’è un fenomeno da baraccone è proprio lei. Almeno si faccia pagare il biglietto al fine di una vecchiaia più dignitosa.
Cordialmente.
Nina

Ps. Eh, antani, come se fosse antani anche per lei, ostantinato a malliti. la supercazzola con scappellamento.


!Whois

22 ottobre 2008
La signora avrà intorno ai 60 anni e si presenta nel profilo del suo blog come una fondatrice di una associazione, come lettrice, vanta esperienze in televisione, giornali, radio e si definisce “ufficio stampa” per una non specificata agenzia. Da un profilo così uno si aspetta obiettività, prove concrete, un minimo di professionalità sugli argomenti discussi. Niente signori, niente di tutto questo.Più vado avanti nella lettura del suo blog e più trovo rabbia, rancore, a volte delirio, a volte manie di protagonismo e di grandezza, viene ostentata conoscenza di molti argomenti ma all’atto pratico dell’approfondimento si scopre che tale conoscenza è solo superficiale se non del tutto nulla.”Ufficio stampa” mi porta un po’ a pensare al giornalismo.Quindi la mia curiosità mi porta a ricercare su internet qualcosa a proposito del giornalismo. Ed ecco che trovo la carta dei doveri del giornalisti.
PREMESSA
Il lavoro del giornalista si ispira ai principi della libertà d’informazione e di opinione, sanciti dalla Costituzione italiana, ed è regolato dall’articolo 2 della legge n. 69 del 3 febbraio 1963
PRINCIPI:
Il giornalista deve rispettare, coltivare e difendere il diritto all’informazione di tutti i cittadini; per questo ricerca e diffonde ogni notizia o informazione che ritenga di pubblico interesse, nel rispetto della verità e con la maggiore accuratezza possibile. Il giornalista ha il dovere fondamentale di rispettare la persona, la sua dignità e il suo diritto alla riservatezza e non discrimina mai nessuno per la sua razza, religione, sesso, condizioni fisiche o mentali, opinioni politiche. Il commento e l’opinione appartengono al diritto di parola e di critica e pertanto devono essere assolutamente liberi da qualsiasi vincolo, che non sia quello posto dalla legge per l’offesa e la diffamazione delle persone.
DOVERI
Il giornalista non può discriminare nessuno per la sua razza, religione, sesso, condizioni fisiche o mentali, opinioni politiche. Il riferimento non discriminatorio, ingiurioso o denigratorio a queste caratteristiche della sfera privata delle persone è ammesso solo quando sia di rilevante interesse pubblico.
Rettifica e replicaIl giornalista rispetta il diritto inviolabile del cittadino alla rettifica delle notizie inesatte o ritenute ingiustamente lesive. Rettifica quindi con tempestività e appropriato rilievo, anche in assenza di specifica richiesta, le informazioni che dopo la loro diffusione si siano rivelate inesatte o errate, soprattutto quando l’errore possa ledere o danneggiare singole persone, enti, categorie, associazioni o comunità. Il giornalista non deve dare notizia di accuse che possano danneggiare la reputazione e la dignità di una persona senza garantire opportunità di replica all’accusato. Nel caso in cui ciò sia impossibile (perché il diretto interessato risulta irreperibile o non intende replicare), ne informa il pubblico. In ogni caso prima di pubblicare la notizia di un avviso di garanzia deve attivarsi per controllare se sia a conoscenza dell’interessato.
Presunzione d’innocenzaIn tutti i casi di indagini o processi, il giornalista deve sempre ricordare che ogni persona accusata di un reato è innocente fino alla condanna definitiva e non deve costruire le notizie in modo da presentare come colpevoli le persone che non siano state giudicate tali in un processo.
Fonte: qui
Dopo tutto ciò penso che in fondo chiunque scrive e pubblica qualcosa dovrebbe rispettare questa carta a prescindere se si è giornalisti o meno.

Luridana Moranda Vs MaxiFasso

22 ottobre 2008
il 13 Settembre scrivevo qui
Il suo blog aveva un nome strano tipo “saturnodigomma” o “giovedimerda”… A caratteri cubitali risuonava l’eco di un’hunger strike. Uno sciopero della fame. Chissà perchè quando si parla di sciopero della fame il primo pensiero va sempre a temi serissimi come la liberazione del Tibet o la legalizzazione delle droghe leggere, chissà perchè il secondo pensiero è quello di immaginare l’ipotetico scioperante ingozzarsi di notte lontano da occhi indiscreti. La natura dell’uomo, si sa, è diffidente ed io, essendo donna (e quindi ancor più diffidente!), fui presa subito e solo dal secondo pensiero.Però lo giuro, entrai in quel sito piena di buone intenzioni. L’avete letto nel capitolo 1.In ogni caso, sotto i caratteri cubitali dello sciopero della fame troneggiavano in bella vista epiteti e insulti per l’autore dell’attacco al Moige.Ma come? Prima lo insulta e poi gli da consigli? Ma che strana personcina è questa qui…Continuo a leggere e scopro che la signora Moranda ce l’ha con un certo MaxiFasso e lo accusa pubblicamente di avere ideologie pedofile nonchè di essere il clone cattivo di Max Frassi, una persona che lavora nel sociale e per la difesa dei minori offesi da reati di pedofilia. Uhhhh…questa cosa scotta quanto una barretta di uranio in una centrale nucleare. La signora fornisce pure l’indirizzo del blog di tale pedofilo ideologo. Uuuhhh la cosa si fa un po’ più seria finalmente.Allora, sicuramente non nutro ideologie pedofile e se avessi trovato in quel blog anche mezza parola che sostenesse la tesi sarei stata pronta a scioperare sostenere la signora Moranda. Così sono andata nel blog di Maxifasso e ho cominciato a leggere. “Uuhh guarda – mi dissi – ci sono i printscreen dell’attacco al Moige” e leggevo. “Uuhh guarda – mi dissi ancora – si parla del mentecatto che scrive il blog pieno di stronzate sugli spaces di msn”. Uuhh che ridere, uuhh che simpatico…uuhh ma aspetta un secondo…dove cazzo si parla di pedofilia qui?Per lo stesso motivo per cui mi trovai a postare un commento nel blog di Sergino, mi ritrovai a voler commentare la cosa sul blog della signora Moranda ma chissà per quale motivo oscuro non ci riuscii.Così postai un commento direttamente nel blog di MaxiFasso.“Mi sono spulciata molti articoli del signor MaxiFasso e non ho trovato nessun riferimento alla pedopornografia. E ancora non riesco a capire l’accanimento della Signora Moranda nei suoi confronti. Ho una marea di domande da porre alla signora ma non ho reperito nè un indirizzo e-mail, nè mi son potuta registrare al suo forum per inviarle una pacata e civile mail.Lascio in chiaro il mio indirizzo e-mail lapostadinina@hotmail.it per tutti quelli che abbiano voglia di darmi ulteriori delucidazioni a riguardo.Ringrazio Maxifasso per la possibilità di commentare liberamente nel suo spazio.Nina”
In quel momento cominciò la saga dello scambio di persona.Un tale che commentò dopo di me mi accusò di essere una tale Topina di non so quale server. Maxifasso, ormai avvezzo ai commenti della signora Moranda fatti con 10 mila nick diversi, pensò che fossi la signora in persona che delirava. Così, non mi rimase altro da fare che lasciare un commento e scrivere una mail alla Signora stessa.

Incipit

22 ottobre 2008
Il 12 Settembre 2008 scrivevo qui
Tutto ebbe inizio un giorno, quando cazzeggiando allegramente per il web mi ritrovai nel sito di nonciclopedia, versione ironica e pungente della più seria wikipedia. A caratteri belli grandi e in bella vista nelle non-notizie c’era l’attacco da parte di un hacker del poco famoso sito del Moige.Il Moige è un’associazione di scassaballe (un po’ come i testimoni di geova ma ancor più scassaballe) che trovano stupendo passare molto tempo a giocare al “piccolo inquisitore”. Durante le feste comandate tutti gli adepti si riuniscono per giocare alla loro versione di taboo che consiste di creare sempre più tabù e sempre meno divertimento e ilarità per il resto del mondo.Ora, non capita certo tutti i giorni di vedere un sito hackerato, anzi…un sito del genere hackerato così mi sono fiondata sulla paginetta e con sommo dispiacere trovo una misera e triste pagina bianca con su scritto “Ci scusiamo con i nostri utenti, il Blog è in manutenzione”. Ritorno su nonciclopedia e scopro che l’autore dell’attacco ha scritto tutto su un blog. Ok, mi dico, ora saprò la verità e salirò ai livelli di Gennaro D’Auria. Noto così che il blog è redatto da un ragazzino 15enne che spiega i motivi del suo clamorosissimo gesto. Sergino (il nome è di fantasia per tutelare la sua privacy) prima di tutto ringrazia il suo complice, quelli di nonciclopedia, a quelli del Moige per aver usato una piattaforma obsoleta e piena di bug, ringrazia Luridana Moranda per un quarto d’ora di risate, ringrazia chi l’ha insultato e chi l’ha elogiato portandolo in trionfo come un eroe.Ora, vi chiederete, ma non potevo farmi 4 cazzi tuoi in padella?…bè…no…sapete com’è…c’è gente che rallenta sulla statale per assistere agli incidenti, gente che guarda il grande fratello…e poi ci sono io che leggo i blog.La cosa bella è che quel giorno tutti i forum, tutti i blog, tutti ma proprio tutti parlavano dell’attacco e chi commentava di qua, chi commentava di là, mia madre ne parlava alla vicina di casa 80enne, l’omino del cervello di Pasquale Laricchia ha fatto il passaparola fino al Salento. C’era chi diceva che adesso il ragazzo sarebbe finito a Guantanamo, chi si augurava una morte lenta e dolorosa per il ragazzino, chi ipotizzava che dopo una scomunica il Papa in persona l’avrebbe flagellato davanti a Notre Dame in occasione di un suo viaggio di piacere.Tutti pensavano che per il povero Sergino non ci fosse più nulla da fare e che nei giorni seguenti non avrebbe più scritto su quel blog. Non restava altro da fare che leggere i commenti e lasciarne uno.Così lasciai un commento a Sergino e lessi i vari commenti. Tra tutti spuntava il commento di Luridana Moranda, che non avendo capito il tono ironico di Sergino quando scriveva del quarto d’ora di risate, cominciò con una paternale infinita atteggiandosi a supergiovane a cui piacevano i manga e che per sistemare la situazione gli consigliava di scrivere una lettera di scuse al Moige.“Wooow – pensai tra me e me – questa signora Moranda dev’essere una dell’entourage del Moige. Allora esistono tra quegli esseri anche persone normali?”E fu così che ebbi l’occasione di entrare nel mondo fantastico* di Luridana Moranda.
Nina
*Fantastico inteso come “di fantasia”…mica altro…

IO

22 ottobre 2008

L’11 Settembre scrivevo qui

“Mi presento son l’orsetto ricchione e come avrai intuito adesso t’inculo!”
[Elio e le storie tese – “Il vitello dai piedi di balsa”]

Io sono Anna, ma ormai non mi chiama nessuno così. Tutti mi chiamano Nina e a me sta bene.Perchè un blog sul Faggio? anzi…perchè un blog su un Faggio Grande? Come per l’amaro jegermeister non c’è un perchè. Ci sono tante persone che tengono blog sulle cose più assurde quindi perchè non provarci con uno dedicato a un Maxi Faggio?Sono quasi certa che qualcuno interpreterà la cosa come un’allusione sessuale (non mi sarei fatta problemi a scrivere maxi cazzo se fosse stato quello l’intento); qualcun’altro ci vedrà dietro un’essere fissato per la natura, gli alberi e queste menate qua (sbagliato…), qualcun’altro invece penserà che sia la copia di un’altro blog solo per assonanza fonetica e comincerà un delirio senza fine con turpiloqui, denunce e paturnie da menopausa. La cosa non mi tange minimamente.Io vorrei solo raccontare una storia…una storia moderna. Nata su un blog e che secondo alcuni potrebbe finire in tribunale, secondo altri potrebbe (e si spera) finire in un’ospedale psichiatrico.Non sono una giornalista (e non vado in giro a dire di esserlo), sono solo una che racconta una storia e mi prometto di essere il più obiettiva possibile. Naturalmente per le leggi sulla privacy non farò nomi nè posterò link a siti senza il consenso dei diretti interessati, quindi aspettatevi una cosa tipo “Beautiful”: ridicola, appassionante, irreale e senza fine.
Detto questo…buona lettura.

Nina

Ps. OGNI RIFERIMENTO A FATTI E/O PERSONE E’ PURAMENTE VOLUTO!


!Whois

22 ottobre 2008
La signora avrà intorno ai 60 anni e si presenta nel profilo del suo blog come una fondatrice di una associazione, come lettrice, vanta esperienze in televisione, giornali, radio e si definisce “ufficio stampa” per una non specificata agenzia. Da un profilo così uno si aspetta obiettività, prove concrete, un minimo di professionalità sugli argomenti discussi. Niente signori, niente di tutto questo.Più vado avanti nella lettura del suo blog e più trovo rabbia, rancore, a volte delirio, a volte manie di protagonismo e di grandezza, viene ostentata conoscenza di molti argomenti ma all’atto pratico dell’approfondimento si scopre che tale conoscenza è solo superficiale se non del tutto nulla.”Ufficio stampa” mi porta un po’ a pensare al giornalismo.Quindi la mia curiosità mi porta a ricercare su internet qualcosa a proposito del giornalismo. Ed ecco che trovo la carta dei doveri del giornalisti.
PREMESSA
Il lavoro del giornalista si ispira ai principi della libertà d’informazione e di opinione, sanciti dalla Costituzione italiana, ed è regolato dall’articolo 2 della legge n. 69 del 3 febbraio 1963
PRINCIPI:
Il giornalista deve rispettare, coltivare e difendere il diritto all’informazione di tutti i cittadini; per questo ricerca e diffonde ogni notizia o informazione che ritenga di pubblico interesse, nel rispetto della verità e con la maggiore accuratezza possibile. Il giornalista ha il dovere fondamentale di rispettare la persona, la sua dignità e il suo diritto alla riservatezza e non discrimina mai nessuno per la sua razza, religione, sesso, condizioni fisiche o mentali, opinioni politiche. Il commento e l’opinione appartengono al diritto di parola e di critica e pertanto devono essere assolutamente liberi da qualsiasi vincolo, che non sia quello posto dalla legge per l’offesa e la diffamazione delle persone.
DOVERI
Il giornalista non può discriminare nessuno per la sua razza, religione, sesso, condizioni fisiche o mentali, opinioni politiche. Il riferimento non discriminatorio, ingiurioso o denigratorio a queste caratteristiche della sfera privata delle persone è ammesso solo quando sia di rilevante interesse pubblico.
Rettifica e replicaIl giornalista rispetta il diritto inviolabile del cittadino alla rettifica delle notizie inesatte o ritenute ingiustamente lesive. Rettifica quindi con tempestività e appropriato rilievo, anche in assenza di specifica richiesta, le informazioni che dopo la loro diffusione si siano rivelate inesatte o errate, soprattutto quando l’errore possa ledere o danneggiare singole persone, enti, categorie, associazioni o comunità. Il giornalista non deve dare notizia di accuse che possano danneggiare la reputazione e la dignità di una persona senza garantire opportunità di replica all’accusato. Nel caso in cui ciò sia impossibile (perché il diretto interessato risulta irreperibile o non intende replicare), ne informa il pubblico. In ogni caso prima di pubblicare la notizia di un avviso di garanzia deve attivarsi per controllare se sia a conoscenza dell’interessato.
Presunzione d’innocenzaIn tutti i casi di indagini o processi, il giornalista deve sempre ricordare che ogni persona accusata di un reato è innocente fino alla condanna definitiva e non deve costruire le notizie in modo da presentare come colpevoli le persone che non siano state giudicate tali in un processo.
Fonte: qui
Dopo tutto ciò penso che in fondo chiunque scrive e pubblica qualcosa dovrebbe rispettare questa carta a prescindere se si è giornalisti o meno.

Luridana Moranda Vs MaxiFasso

22 ottobre 2008
il 13 Settembre scrivevo qui
Il suo blog aveva un nome strano tipo “saturnodigomma” o “giovedimerda”… A caratteri cubitali risuonava l’eco di un’hunger strike. Uno sciopero della fame. Chissà perchè quando si parla di sciopero della fame il primo pensiero va sempre a temi serissimi come la liberazione del Tibet o la legalizzazione delle droghe leggere, chissà perchè il secondo pensiero è quello di immaginare l’ipotetico scioperante ingozzarsi di notte lontano da occhi indiscreti. La natura dell’uomo, si sa, è diffidente ed io, essendo donna (e quindi ancor più diffidente!), fui presa subito e solo dal secondo pensiero.Però lo giuro, entrai in quel sito piena di buone intenzioni. L’avete letto nel capitolo 1.In ogni caso, sotto i caratteri cubitali dello sciopero della fame troneggiavano in bella vista epiteti e insulti per l’autore dell’attacco al Moige.Ma come? Prima lo insulta e poi gli da consigli? Ma che strana personcina è questa qui…Continuo a leggere e scopro che la signora Moranda ce l’ha con un certo MaxiFasso e lo accusa pubblicamente di avere ideologie pedofile nonchè di essere il clone cattivo di Max Frassi, una persona che lavora nel sociale e per la difesa dei minori offesi da reati di pedofilia. Uhhhh…questa cosa scotta quanto una barretta di uranio in una centrale nucleare. La signora fornisce pure l’indirizzo del blog di tale pedofilo ideologo. Uuuhhh la cosa si fa un po’ più seria finalmente.Allora, sicuramente non nutro ideologie pedofile e se avessi trovato in quel blog anche mezza parola che sostenesse la tesi sarei stata pronta a scioperare sostenere la signora Moranda. Così sono andata nel blog di Maxifasso e ho cominciato a leggere. “Uuhh guarda – mi dissi – ci sono i printscreen dell’attacco al Moige” e leggevo. “Uuhh guarda – mi dissi ancora – si parla del mentecatto che scrive il blog pieno di stronzate sugli spaces di msn”. Uuhh che ridere, uuhh che simpatico…uuhh ma aspetta un secondo…dove cazzo si parla di pedofilia qui?Per lo stesso motivo per cui mi trovai a postare un commento nel blog di Sergino, mi ritrovai a voler commentare la cosa sul blog della signora Moranda ma chissà per quale motivo oscuro non ci riuscii.Così postai un commento direttamente nel blog di MaxiFasso.“Mi sono spulciata molti articoli del signor MaxiFasso e non ho trovato nessun riferimento alla pedopornografia. E ancora non riesco a capire l’accanimento della Signora Moranda nei suoi confronti. Ho una marea di domande da porre alla signora ma non ho reperito nè un indirizzo e-mail, nè mi son potuta registrare al suo forum per inviarle una pacata e civile mail.Lascio in chiaro il mio indirizzo e-mail lapostadinina@hotmail.it per tutti quelli che abbiano voglia di darmi ulteriori delucidazioni a riguardo.Ringrazio Maxifasso per la possibilità di commentare liberamente nel suo spazio.Nina”
In quel momento cominciò la saga dello scambio di persona.Un tale che commentò dopo di me mi accusò di essere una tale Topina di non so quale server. Maxifasso, ormai avvezzo ai commenti della signora Moranda fatti con 10 mila nick diversi, pensò che fossi la signora in persona che delirava. Così, non mi rimase altro da fare che lasciare un commento e scrivere una mail alla Signora stessa.

Incipit

22 ottobre 2008
Il 12 Settembre 2008 scrivevo qui
Tutto ebbe inizio un giorno, quando cazzeggiando allegramente per il web mi ritrovai nel sito di nonciclopedia, versione ironica e pungente della più seria wikipedia. A caratteri belli grandi e in bella vista nelle non-notizie c’era l’attacco da parte di un hacker del poco famoso sito del Moige.Il Moige è un’associazione di scassaballe (un po’ come i testimoni di geova ma ancor più scassaballe) che trovano stupendo passare molto tempo a giocare al “piccolo inquisitore”. Durante le feste comandate tutti gli adepti si riuniscono per giocare alla loro versione di taboo che consiste di creare sempre più tabù e sempre meno divertimento e ilarità per il resto del mondo.Ora, non capita certo tutti i giorni di vedere un sito hackerato, anzi…un sito del genere hackerato così mi sono fiondata sulla paginetta e con sommo dispiacere trovo una misera e triste pagina bianca con su scritto “Ci scusiamo con i nostri utenti, il Blog è in manutenzione”. Ritorno su nonciclopedia e scopro che l’autore dell’attacco ha scritto tutto su un blog. Ok, mi dico, ora saprò la verità e salirò ai livelli di Gennaro D’Auria. Noto così che il blog è redatto da un ragazzino 15enne che spiega i motivi del suo clamorosissimo gesto. Sergino (il nome è di fantasia per tutelare la sua privacy) prima di tutto ringrazia il suo complice, quelli di nonciclopedia, a quelli del Moige per aver usato una piattaforma obsoleta e piena di bug, ringrazia Luridana Moranda per un quarto d’ora di risate, ringrazia chi l’ha insultato e chi l’ha elogiato portandolo in trionfo come un eroe.Ora, vi chiederete, ma non potevo farmi 4 cazzi tuoi in padella?…bè…no…sapete com’è…c’è gente che rallenta sulla statale per assistere agli incidenti, gente che guarda il grande fratello…e poi ci sono io che leggo i blog.La cosa bella è che quel giorno tutti i forum, tutti i blog, tutti ma proprio tutti parlavano dell’attacco e chi commentava di qua, chi commentava di là, mia madre ne parlava alla vicina di casa 80enne, l’omino del cervello di Pasquale Laricchia ha fatto il passaparola fino al Salento. C’era chi diceva che adesso il ragazzo sarebbe finito a Guantanamo, chi si augurava una morte lenta e dolorosa per il ragazzino, chi ipotizzava che dopo una scomunica il Papa in persona l’avrebbe flagellato davanti a Notre Dame in occasione di un suo viaggio di piacere.Tutti pensavano che per il povero Sergino non ci fosse più nulla da fare e che nei giorni seguenti non avrebbe più scritto su quel blog. Non restava altro da fare che leggere i commenti e lasciarne uno.Così lasciai un commento a Sergino e lessi i vari commenti. Tra tutti spuntava il commento di Luridana Moranda, che non avendo capito il tono ironico di Sergino quando scriveva del quarto d’ora di risate, cominciò con una paternale infinita atteggiandosi a supergiovane a cui piacevano i manga e che per sistemare la situazione gli consigliava di scrivere una lettera di scuse al Moige.“Wooow – pensai tra me e me – questa signora Moranda dev’essere una dell’entourage del Moige. Allora esistono tra quegli esseri anche persone normali?”E fu così che ebbi l’occasione di entrare nel mondo fantastico* di Luridana Moranda.
Nina
*Fantastico inteso come “di fantasia”…mica altro…

IO

22 ottobre 2008

L’11 Settembre scrivevo qui

“Mi presento son l’orsetto ricchione e come avrai intuito adesso t’inculo!”
[Elio e le storie tese – “Il vitello dai piedi di balsa”]

Io sono Anna, ma ormai non mi chiama nessuno così. Tutti mi chiamano Nina e a me sta bene.Perchè un blog sul Faggio? anzi…perchè un blog su un Faggio Grande? Come per l’amaro jegermeister non c’è un perchè. Ci sono tante persone che tengono blog sulle cose più assurde quindi perchè non provarci con uno dedicato a un Maxi Faggio?Sono quasi certa che qualcuno interpreterà la cosa come un’allusione sessuale (non mi sarei fatta problemi a scrivere maxi cazzo se fosse stato quello l’intento); qualcun’altro ci vedrà dietro un’essere fissato per la natura, gli alberi e queste menate qua (sbagliato…), qualcun’altro invece penserà che sia la copia di un’altro blog solo per assonanza fonetica e comincerà un delirio senza fine con turpiloqui, denunce e paturnie da menopausa. La cosa non mi tange minimamente.Io vorrei solo raccontare una storia…una storia moderna. Nata su un blog e che secondo alcuni potrebbe finire in tribunale, secondo altri potrebbe (e si spera) finire in un’ospedale psichiatrico.Non sono una giornalista (e non vado in giro a dire di esserlo), sono solo una che racconta una storia e mi prometto di essere il più obiettiva possibile. Naturalmente per le leggi sulla privacy non farò nomi nè posterò link a siti senza il consenso dei diretti interessati, quindi aspettatevi una cosa tipo “Beautiful”: ridicola, appassionante, irreale e senza fine.
Detto questo…buona lettura.

Nina

Ps. OGNI RIFERIMENTO A FATTI E/O PERSONE E’ PURAMENTE VOLUTO!