Prete a bimbi: Babbo natale non c’è
Garlasco, i genitori protestano
“Insegnate i veri valori ai vostri figli“, ha esortato il prete rivolgendosi ai genitori. Un’affermazione fatta con tale franchezza, che ha in parte sconvolto i più piccoli presenti in chiesa, convinti dell’esistenza di Babbo Natale che porta loro i doni nella notte tra il 24 e il 25 dicembre.
[fonte: TGCom]
La Befana: il Natale è la giornata dell’orgoglio pedofilo.
Sul web gli internauti si sbellicano dalle risate
Dalle pagine del suo sito ufficiale, la Befana invece fa sapere che “il Natale è definito come la giornata dell’orgoglio pedofilo invernale” organizzata a tavolino da Babbo Natale, capo storico della lobby pedofila internazionale, e che per questo intraprenderà un nuovo sciopero della fame a base di “carbone di zucchero” affinchè venga abolita la festività una volta per tutte.
Dalle indagini svolte dalla stessa Befana infatti si evince come Babbo Natale in realtà altri non è che un pedofilo che con la scusa delle letterine riesce a carpire dati anagrafici e indirizzi delle proprie vittime. Il vecchio bavoso in questione tra l’altro era solito spacciarsi anche per vescovo di Mira col finto nome di San Nicola, il quale a questo punto è da ritenere il primo di una lunga serie di preti pedofili.
Sempre grazie alla Befana si scopre che implicati nel caso ci sono anche dei folletti, i quali si occupano della produzione della merce di adescamento (giocattoli o dolcetti di solito), delle renne ormai note alle forze dell’ordine per i loro precedenti di zooerastia e finanche figure storiche dei presepi come il pastore (di chiare origini sarde), la lavandaia (una barese presente su feisbuc), e le figure chiave dei tre Re Magi (un bi-laureato toscano, un mammasantissima albanese e un genovese credente nel Dio Milito).
Oggi Babbo Natale è stato confinato nella Lapponia finlandese, dove la legge gli permette di fare quel cazzo che gli pare e deve accontentarsi di piccoli elfi per compensare le proprie voglie. I suoi complici sono ancora a piede libero di perculare a manetta le finte giornaliste!
[Fonte: MestiziaQuotidiana.it]